Dopo tre mesi di complessa valutazione delle offerte, la Doppelmayr Italia Srl di Lana d’Adige è stata dichiarata vincitrice del prestigioso appalto di rinnovo delle funivie che collegheranno Courmayeur con Punta Helbronner, ai piedi della vetta del Monte Bianco.
Da inizio aprile sono iniziati i primi lavori di approntamento del cantiere per quella che sarà una nuova meraviglia tecnologica sulle montagne della Valle d’Aosta ed un opera ingegneristica di assoluta rilevanza mondiale.
Per la partecipazione all’appalto si è costituito un consorzio ordinario denominato ―Cordee Mont Blanc al quale, oltre alla rinomata ditta altoatesina costruttrice di impianti funiviari, fanno parte anche la PAC SpA di Bolzano e le imprese Valdostane Cogeis SpA, Costruzioni Stradali B.G.F. Srl, I.V.I.E.S. SpA e Consorzio stabile Valle d’Aosta formato da imprese minori.
I nuovi impianti saranno gestiti dalla società ―Funivie Monte Bianco, società legata alla Regione Valle d’Aosta, che ha affidato i lavori al consorzio ―Cordee Mont Blanc, di cui la ditta Doppelmayr è membra con altre importanti imprese del settore edile.
I nuovi impianti del Monte Bianco raggiungeranno Punta Helbronner in due tronchi su una nuova linea, sostituendo le tre vecchie funivie che verranno demolite solo al termine dei lavori. Vetro e acciaio saranno predominanti nelle strutture, con grandi aree panoramiche nelle stazioni e cabine rotanti interamente vetrate e di forma sferica. Doppelmayr ha già realizzato cabine rotanti su altre linee molto prestigiose, ad esempio Città del Capo, Palm Springs, Lago di Garda e Titlis in Svizzera, ma per la prima volta il livello di tecnologia e spettacolarità raggiungerà valori così elevati.
Sui due nuovi impianti sono previste quattro vetture da 80 persone a vetratura integrale fino al pavimento che nei 4,3 km del percorso supereranno un dislivello di 2140 metri viaggiando a 9 metri al secondo, circa 30 km/h, sospese a funi d’acciaio di circa 7 cm di diametro.
Due argani da oltre 600 kW cadauno azioneranno l’impianto consentendo una portata oraria di 800 e 600 persone, rispettivamente per il primo e secondo tronco.
Le vetture delle nuove funivie del Bianco saranno estremamente tecnologiche e moderne, ad esempio sul soffitto è previsto il montaggio di ampi schermi per trasmettere immagini riprese sotto al pavimento della cabina ed informazioni turistiche e dati meteorologici trasmessi tramite un ponte radio wireless, mentre i vetri laterali ed il pavimento saranno riscaldati per evitare la formazione di ghiaccio sulle superfici ed evitare pericolose cadute dei passeggeri. Smorzatori intelligenti, illuminazione tematizzabile, diffusione sonora e ventilazione sono solo alcune delle ulteriori dotazioni presenti.
La nuova stazione di valle verrà realizzata a Pontal d’Entreves, di fronte alla funivia Val Veny, e sarà caratterizzata da una struttura architettonica molto moderna e di complessa realizzazione, ma ben integrata nella nuova area situata nei pressi dell’imbocco dell’autostrada. Un ampio parcheggio di nuova realizzazione ed una portata oraria superiore risolveranno definitivamente i problemi di sovraffollamento delle vecchie funivie.
La stazione intermedia verrà realizzata nei pressi dell’attuale stazione, con uno spostamento di alcuni metri verso sinistra, osservando la linea da valle; all’interno verranno realizzate ampie sale per conferenze ed incontri, nonché un nuovo ristorante. In località Mont Frety è situato anche il famoso giardino botanico, il più alto d’Europa.
Presso la stazione di Punta Helbronner, a quota 3500 verrà realizzata una terrazza panoramica circolare di 14 metri di diametro, per regalare ai turisti una straordinaria vista a 360 gradi sulla vetta del Bianco (4810 m slm), sul Dente del Gigante, Grandes Jorasses e sulla straordinaria Vallée Blanche. A causa degli spazi molto ridotti disponibili, la stazione si svilupperà principalmente in verticale e con terrazze a sbalzo.
Dal centro della struttura partirà un ascensore all’interno di un pozzo scavato nella roccia per raggiungere il Rifugio Torino tramite una successiva galleria. In questo modo verranno eliminati sia la piccola vecchia funivia che l’attuale tunnel con la scalinata di collegamento. Questa realizzazione sarà molto impegnativa dato che prevede 7 metri di diametro e 70 metri di profondità per il pozzo e 130 metri di scavo per la galleria.
Particolare attenzione è stata posta durante la progettazione per limitare al minimo le dispersioni energetiche, con l’impiego di materiali ad alto isolamento, ampie superfici fotovoltaiche e sistemi di riscaldamento con pompe di calore e recupero di calore, il tutto per avvicinarsi il più possibile allo standard di ―Zero Energy Building‖, ossia edifici che non richiedono energia, ma la auto producono.
Per la stazione di valle di Pontal d’Entreves si raggiunge addirittura una configurazione di ―edificio attivo‖, cioè la possibilità di avere un surplus di energia rispetto alle richieste.